mercoledì 13 gennaio 2016

Umanità


Può suscitare pena un uomo che abbia dato tutto al proprio paese, persino la vita in senso letterale perchè è morto per quello in cui credeva, per divenire a sua volta un mostro per volontà di un gruppo di scienziati che volevano creare il soldato perfetto?
Ci chiamano mostri... e poi uomini, homo sapiens, si arrogano il diritto a comportarsi come dio, riportando indietro un uomo per manipolarlo con innesti cibernetici per avere il soldato perfetto.
Gli scopi?
Lucro...? aberrante.
Patriottico...? inverosimile.
Delirio di onnipotenza...? sterile.
Scienza...? Inutile.
Il loro esperimento si è rivelato la loro fine, ponendo termine alle loro vite, scatenando l'odio di una creatura che ora odia ciò che è diventato, per avere come unico obiettivo lo sterminio di chi non ha mai voluto altro che vivere serenamente.
Non ho idea di cosa passi per la mente sicuramente danneggiata in parte dalla morte di Nicholas West, ma una cosa è sicura: non è un mostro. Nessuno nasce tale. I mostri diventano quello che sono perchè altri uomini giocano con cose più grandi di loro dimenticando l'etica e la morale. Non sono una scienziata, so che i progressi non si ottengono con queste due, ma al di là di tutto se la scienza deve migliorare la condizione delle creature, umane e non, è giusto che pochi soffrano per i molti?
Per esperienza so che sono pochissimi a volersi immolare per i molti, di solito ci capitano, in modi orribili, persino disumani, a volte anche inutili.
Per me ci devono essere dei limiti o perdiamo quello che abbiamo di più caro al mondo: la nostra capacità di essere umani.
Nicholas West è colpevole di molte morti, ma di certo lui se avesse potuto scegliere non avrebbe provocato un simile massacro nell'Old City. 
Va fermato, al di là di tutto perchè altri innocenti non paghino per le colpe di chi voleva giocare a fare Dio.

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